Gli ammortizzatori sociali, quali ad esempio la cassa integrazione, previsti dal DL 104/2020 conv. in L.n. 126/2020 (c.d. Decreto Agosto), secondo l’indicazione di prassi ricompresa nella Circ. INPS 7 dicembre 2020 n. 139, limitano il campo d’applicazione ai lavoratori in forza al 12 luglio 2020.

La nuova concessione prevista dal DL n. 137/2020 (c.d. Decreto Ristori), che porta la limitazione legata all’assunzione al 6 novembre, prevede che le 6 settimane aggiuntive di cassa integrazione siano concesse solo quando siano esaurite le precedenti concessioni, alle quali l’azienda in questione non può accedere.

Tale limitazione potrebbe essere superata dalla casistica di attività limitata, come da previsione del DPCM 24 ottobre 2020.

Rimanendo quindi in attesa di ulteriori indicazioni , appare ragionevole ipotizzare che, salvo nuovi interventi, le aziende non possano accedere ad alcun ammortizzatore sociale Covid 19 dopo la data predetta.

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Con la circolare n. 139 del 7 dicembre 2020, l’INPS ha voluto, di concerto con il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, illustrare nel dettaglio le novità introdotte dal D.L. n. 137/2020 (decreto Ristori) e dal DL n. 157/2020 (decreto Ristori-quater), fornendo istruzioni sulla corretta gestione delle domande relative ai trattamenti di integrazione salariale previsti dagli articoli 19 e 22 quinquies del D.L. n. 18/2020 (decreto Cura Italia), convertito, con modificazioni dalla legge n. 27/2020 e successive modificazioni.Come sappiamo il decreto Ristori ha previsto ulteriori 6 settimane con decorrenza dal 15 novembre 2020 andandosi così ad “intrecciare” con le settimane o residue settimane previste dal decreto Agosto che avevamo come termine il 31 dicembre 2020.Su questa tema, dalla data di entrata in vigore del decreto Ristori si è dibattuto molto con teorie interpretative che si fondavano sulla parità di trattamento tra i lavoratori e sull’equità sociale, senza però avere la certezza dell’interpretazione normativa o almeno, per come siamo abituati, dall’interpretazione amministrativa da parte dell’INPS. Con la circolare n. 139 l’Istituto ci indica la strada da seguire e fornisce anche alcuni esempi pratici.

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Ricordiamo che la Cassa integrazione per Covid-19 è stata introdotta dal decreto Cura Italia, nel mese di marzo 2020, per un periodo non superiore a 9 settimane in riferimento a: – il trattamento di Cassa integrazione ordinaria;– la Cassa integrazione in deroga, per le aziende che non rientrano nelle prestazioni ordinarie;– assegno ordinario garantito dal FIS o dai Fondi di cui all’articolo 26, 27 e 40 del D.Lgs n. 148/2015 per le aziende iscritte.